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Dal Black al Gothic Metal: l'oscuro mutamento dei Tiamat

Aggiornamento: 15 ago

I Tiamat sono un gruppo svedese che nel tempo ha subìto un significativo mutamento. Esordirono con un sound black/death metal per poi avvicinarsi ad uno più psichedelico ispirato dai Pink Floyd fino ad identificarsi in una sorta di gothic metal.

Skeleton Skeletron (1999) è probabilmente il disco che ha marcato questo loro ultimo passaggio attraverso sonorità più tristi e decadenti. Bisogna dire che la mente del gruppo, Johan Edlund, è uno di quei personaggi estroversi e stravaganti di quel periodo, perché oltretutto, che lo vogliate oppure no i Tiamat sono icone e pilastri di quel periodo insieme a gruppi come Sentenced, HIM, Moonspell e The 69 Eyes.



I media e le riviste musicali in quegli anni facevano a gara a chiedere alle band chi avesse influenzato chi e le risposte di questi erano chiaramente sempre diverse e sotto certi aspetti ruffiane.

Comunque, con questo disco anche i Tiamat iniziarono a cimentarsi nel Gothic Metal e a comporre musica ancora più malinconica e sinistra strizzando l'occhio a quel rock cupo che tanto piaceva e andava di moda.

Skeleton Skeletron vanta di giri di chitarra appetibili e melodie ipnotiche condite con l'inconfondibile voce di Edlund. Canzoni che si fanno notare già dal primo ascolto sono Brighter Than the Sun con i suoi cori sul ritornello e l'oscura Lucy.

La canzone As Long as You Are Mine vanta di un possente giro di chitarra e la voce di Edlund è impeccabile.

Nel disco, inoltre, c'è una riuscitissima cover di Sympathy for the Devil dei Rolling Stones. Possiamo dire che i Tiamat sono riusciti a proporre questa canzone nel migliore dei modi. Insomma, questo disco non è il capolavoro dei Tiamat ed è lontano da quella perla che è Wildhoney ma personalmente ritengo che sia l'album che ufficializza il loro passaggio al Gothic.

Sicuramente la band aveva iniziato a mutare il proprio sound già qualche anno prima ma Skeleton Skeletron è il lavoro che conferma la trasformazione.

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