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I Silencer e il mistero di Nattramn

Aggiornamento: 15 ago

I Silencer, dalla Svezia, sono considerati i pionieri del Depressive Black Metal. Con un solo album pubblicato nel 2001, intitolato “Death – Pierce Me”, sono diventati un vero e proprio gruppo cult. Alla proposta musicale si accostavano anche le leggende che ruotavano intorno al cantante Nattramn, vero nome Mikael Nilsson. Il gruppo sfornò soltanto questo disco ma non ci sono mai stati concerti, dunque non ci sono neppure dei video che mostrano qualche performance.

Sul web sono girate soltanto poche foto del sinistro frontman che non rivelano la sua identità ma al contrario lo avvolgono ad un alone di mistero. Il suo volto non si conosce in quanto immortalato sempre con bende pregne di sangue, neanche l’età a dire il vero è chiara in quanto sulla sua nascita girano due date: il 1975 e il 1977. Di Nattraman si diceva che avesse delle zampe di maiale al posto delle mani, che durante le registrazioni si lesionasse per rendere le urla realistiche e che sarebbe stato rinchiuso in un ospedale psichiatrico per aver aggredito due bambine. Su quest’ultima diceria girano due versioni, entrambe mai dimostrate, come il resto d’altronde: in una Nattramn ne avrebbe uccisa una, nell’altra invece, che le abbia ferite entrambe. Che sia vero o falso è ancora tutto da dimostrare fatto sta che sono macabri racconti che hanno reso popolare il personaggio e il gruppo stesso. Un mistero, questo, che ha reso singolare la fama dei Silencer. In realtà, la vicenda delle due bambine pare sia da accostare al fratello schizofrenico di Nattramn, Patrik, evaso da una clinica di salute mentale. Sarebbe stato infatti il fratello del cantante a compiere il gesto verso le due bambine ferendole con un’ascia. L’accaduto, in un secondo momento, per convenienza sarebbe ricaduto sull’artista. Con molta probabilità si tratta di operazioni di marketing volte a promuovere il gruppo. Un’operazione ben riuscita se si guarda il risultato.

Nattramn ad ogni modo, per qualche motivo sconosciuto, sarebbe davvero stato rinchiuso in un ospedale psichiatrico a Vaxjo e in quell’occasione sfornò un disco ambient intitolato “Trasformalin”. Venendo al disco dei Silencer, gruppo formato inizialmente dal chitarrista Andreas Casado, in arte Leere, si può dire che è decisamente di ottima fattura. Per quel periodo si trattava di un disco con i fiocchi. Urla strazianti, testi che parlavano di autolesionismo, follia e suicidio, il tutto mescolato con chitarre taglienti e ipnotiche melodie. Una formula questa, che ai metallari dai gusti estremi piaceva tanto e infatti il disco riscosse un buon successo soprattutto nell’underground. Resta il dispiacere di non trovare tracce live dei brani dei Silencer, oltretutto il gruppo, sempre per il discorso di rimanere nel mistero, non ha neppure mai rilasciato interviste. Ad ogni modo si tratta di una band che ha spento i riflettori troppo presto perché, aldilà delle storie sul frontman, ciò che proponevano musicalmente era davvero interessante.


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