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Immagine del redattoreVincenzo Scillia

La nascita dei Ministry con quel gioiello di "With Sympathy"

Aggiornamento: 15 ago

I Ministry, gruppo dell'eccentrico Al Jourgensen non nacquero subito come band Industrial; il gruppo effettivamente esordì nel 1983, due anni dopo la loro formazione con una proposta New Wave e Post Punk.

Il disco di debutto che li lanciò sul mercato in quell'anno era "With Sympathy". Si trattava di un lavoro che secondo alcune fonti non era apprezzato dal noto frontman, eppure nonostante l'odio il gruppo entrò nel mercato con un disco di ottima fattura.

Non era innovativo, questo è chiaro, in quegli anni c'erano nomi già più affermati che avevano messo le fondamenta.

In un'intervista che Jourgensen rilasciò a Rolling Stone si comprende quasi che fosse stato un album "suggerito" dai discografici per quanto riguarda il genere poi tutto il resto partorito dalle menti degli artisti.



Probabilmente, visto il periodo fiorente in cui sul fronte europeo band come The Cure, Depeche Mode, Cabaret Voltaire e Siouxsie And The Banshee erano all'apice delle vette e nel contempo iniziarono a nascere nomi come The Chameleons e Sad Lovers And Giant, puntare sulla New Wave sarebbe stata la scelta più redditizia.

Questo, nonostante il successo di altre formazioni americane come Television e Wire che hanno anche loro messo le basi. "With Sympathy" allora, con molta probabilità venne pensato come un ponte o un anello di congiunzione tra i due mercati. Prestando un attento ascolto si può notare che il disco dei Ministry si avvicina di più al sound proposto dai gruppi inglesi piuttosto che da quello dei loro compatrioti.

Ad ogni modo anche se Al Jourgensen non aveva una buona considerazione di quel suo prodotto, "With Sympathy" era piacevole, coinvolgente e non aveva nulla da invidiare ad altri dischi di band all'epoca più affermate.

Venendo all'analisi dell'album in apertura troviamo tracce come "Effigy" e "Revenge" davvero stupende. Parliamo di canzoni con bei ritornelli ed effetti che rimangono impressi nella mente.

"I Wanted To Tell Her" e la successiva "Here We Go" invece portano l'ascoltatore a ballare su melodiche note.

"What He Say" è un altro cavallo di battaglia da tenere in considerazione con le sue melodie e i suoi ipnotici effetti.

"Say Your Sorry" invece ha la capacità di trascinarti in un vortice di emozioni cupe e nostalgiche.

Insomma "With Sympathy" è un disco che si lascia ascoltare. Non sarà un pilastro del genere ma ha tanto da far provare a chi lo ascolta.

I Ministry aspetteranno qualche anno prima di segnare la storia con l'Industrial.

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