“We are The Damned and we sound a little bit like this”
Con queste poche parole pronunciate da Captain Sensible e seguite dall’inconfondibile attacco di Wait For the Blackout, si apre il concerto dei Damned del 5 giugno 2010 alla Manchester Academy. Questo show sarà il protagonista della puntata di stasera di Love you Live, dedicata proprio alla prima band punk britannica a pubblicare un singolo (New Rose), un album (Damned Damned Damned), a imbarcarsi in tour negli Stati Uniti, ma anche a sciogliersi e effettuare una reunion nel giro di qualche mese. Sex Pistols e Clash sono sempre anticipati di poche settimane (in effetti per quel che concerne la reunion di qualche decennio), ma nel 1976 e 1977 la musica corre veloce e arrivare primi, anche di poco, è importante. Infatti a quei tempi non era insolito sentire un artista introdurre una canzone di un paio d’anni prima presentandola come “vecchia”, mentre magari oggi si parla di una che di anni ne ha 4 o 5 definendola recente.
Il punk deflagra come fenomeno a livello mondiale nell’aprile del 1976 con la pubblicazione del primo album dei Ramones; negli Stati Uniti emerge un desiderio da parte dei giovani di suonare anche se le capacità tecniche sono estremamente limitate in un periodo storico in cui, dopo i veloci chitarristi dell’hard rock che nella prima metà del decennio ha avuto il suo momento di gloria, è la volta del progressive e la tecnica sembra essere l’unica cosa che conta. Ci sono invece dei ragazzini che hanno idee e vogliono suonare anche se l’abilità è poca e la formazione musicale inesistente; inevitabilmente questa generazione di musicisti guarda con interesse a quello che hanno fatto un decennio prima i Velvet Underground di Lou Reed e gli Stooges di Iggy Pop. Così a New York il CBGB diventa la casa del punk e, dopo i Ramones, realizzano un album altre due band a stelle e strisce: i Dead Boys e Richard Hell and the Voidoids. In seguito il fenomeno si sposta anche in Europa, a partire dal Regno Unito, assumendo una connotazione politica di ribellione oltre che musicale. I Clash saranno autori di un punk politicizzato delle masse, i Sex Pistols riprenderanno più il filone nichilista degli Stooges mentre i Damned affronteranno il genere da un punto di vista più musicale così come era avvenuto negli USA aggiungendo il loro amore per l'horror e il grottesco. Sono anche la band più dotata tecnicamente e, a differenza delle altre, con un vero talentuoso cantante.
Uno degli aspetti più interessanti dei Damned è senz’altro quello di non essersi fossilizzati sugli esordi, cosa che ha consentito loro di essere l’unico gruppo della prima ondata punk ancora in attività. E che attività! Proprio in questi giorni sono in corso cinque date nel Regno Unito con la formazione originale, il video appena pubblicato A Night of a Thousand Vampires, che immortala un concerto londinese del 2019, è al numero uno nella chart di vendita UK dei video musicali e il loro ultimo album in studio, Evil Spirits, peraltro con l’apporto di Tony Visconti storico produttore di David Bowie, è stato il loro primo disco a piazzarsi nella Top 10 UK.
La longevità è possibile solo essendo in grado di reinventarsi, soprattutto visto che il punk come fenomeno musicale nella prima ondata più pura è durato poco più di un anno. Da qui la capacità dei Damned di attingere anche dalle loro passioni garage rock, ma soprattutto di entrare a pieno diritto tra i nomi più importanti del gothic negli anni ‘80.
L’appuntamento è stasera alle 21 con Love you Live per approfondire la carriera dei Damned grazie alle loro incendiarie performance dal vivo.
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